20-04-2023

Fantaeditoria

"Dicasi Fantaeditoria una qualsiasi attività ludica che si prefigge lo scopo di organizzare e gestire iniziative editoriali."

Ricordo come se fosse ieri di quando, da adolescente, avevo il bizzarro passatempo di aprire un file word, disegnare una tabella e, cella dopo cella, trastullarmi ad indicizzare volumi ed uscite di fantasiose collane, in ambito Disney e non solo, con l'idea in mente di testare come sarebbe stato possibile raccogliere storie in vesti editoriali adeguate, sia fra quelle ingiustamente trascurate, sia in quelle, magari che mai avevano visto edizioni nella lingua di Dante o altre iniziative simili. Ero un giovane che aveva da poco scoperto l'Inducks e le comunità telematiche riunite attorno all'editoria Disney e non solo. Questo solipsista divertimento divenne sempre più rado, fino a sparire per diversi anni. Di recente, nel tripudio recente di edizioni e collane, queste, nate con precise idee alle spalle e con progetti più strutturati, mi si sono risvegliate queste idee sopite e, combinate con delle amatoriali prove di fotoritocco, mi hanno dato modo di condividere qualcosa con la comunità di 25 lettori di Patemi. Mi appresto ad ordinare in una rubrichetta (che magari potrebbe avere più puntate) le utopie editoriali disneyane che mi piacerebbe vedere (o che mi sarebbe piaciuto vedere, dato che alcune non sono più percorribili).

Iniziamo da questa cover farlocca delle Grandi Saghe (si può notare la sua mendacità dal numero del volume: mi sono bellamente dimenticato che Le Grandi Saghe segue una numerazione continuativa della testata, non delle sotto-serie). Così scrissi su Facebook: "Oggi mi ritrovavo a pensare che una nuova ristampa delle serie storiche di Pk (Pkna-Pk2) starebbe proprio bene in un formato simile a Le Grandi Saghe. Si esaurirebbe in 25 numeri, pubblicabili in 2 anni se mensile, 1 anno se quindicinale..."

All'indicazione de La Soffitta di Camera Mia che sarebbe stata di fatto una riproposizione di Pk Il Mito, precisai: "In effetti sì, ma magari, se svincolata dai quotidiani, potrebbe essere un modo per avere l'opera sempre in catalogo. Oggi, purtroppo, se si vuole consigliare Pk a qualcuno l'unico modo per farlo è andare nell'usato. E questo IMHO limita anche l'appetibilità delle nuove storie per un pubblico che non sia quello storico (Forse se il Giant avesse avuto una vita editoriale meno infelice oggi il problema non si porrebbe)."

Una precedente ispirazione era stata suggerita dalla messa al bando dell $aga di Don Rosa e il contemporaneo annuncio della ristampa in volume della saga The Duck Knight Returns, ciclo di Darkwing Duck pubblicato nella benemerita testata "Il Club dei Supereroi". Anche un'altra serie che era stata primo piatto di una lodevole testata, aveva trovato una nuova pubblicazione: intendo riferirmi alla Master Story, che, sopo aver visto una prima ristampa ne "Il Manuale della Giovani Marmotte", era stata riproposta nelle Grandi Saghe. Notando un pattern (testate staellite "nobili" ospitano serie di punta e questa viene riproposta in volum3, mi sono detto: "Con questa wave di ripubblicazioni in volume di storie che sono state prime portate in testate satellite, chissà se vedremo in futuro un volume come questo (considerando che, se le cose vanno come stanno andando, tra poco avremo un buco lasciato dalla $aga). (Questa proposta è assolutamente neutra e imparziale, non c'entra nulla col fatto che mi sia perso alcuni albi dell'Almanacco Topolino, ora esauriti)"

Altre facezie in merito: "E quindi, ora abbiamo capito che la Egmont commissiona i Diari di Paperone a Korhonen per pararsi il deretano per quando la Saga sarà scanonizzata."

"E così [...] le origini di Paperone sono nelle mani di Kari Korhonen e Fausto Vitaliano."

La terza proposta editoriale torna dalle parti di Pk. L'idea grafica riprende due iconici volumi: PkTwo, ovvero la riproposizione della Trilogia di Xadhoom in un albo di pregio in bianco e nero, avvenuta poco tempo dopo l'edizione originale su Pkna, e il numero su Xadhoom della (successiva) collana da libreria Pk Memories, una meritoria opera (anche solo per avermi fatto scoprire la serie originale). Fra tutti i filoni che si sono avvicendati sulle pagine di Pkna, quello di Xadhoom è forse quello più coeso ed elaborato. Le stesse trame degli Evroniani, non sono altro che una saga di Xadhoom: più che seguire la lotta di Pk con l'impero, quello che abbiamo davanti è il peregrinare di un'eroina consumata dalla vendetta contro gli sterminatori della sua gente, che incontra un buffo papero che le restituisce la sua umanità. Tutto questo prima del sacrificio finale, un sacrificio incompreso dai suoi beneficiari, ma pianto solo da quello stupido piccolo papero. Sì, il fatto che la saga degli Evroniani sia in realtà la saga di Xadhoom è un tarlo che mi porterò sempre dietro. Insomma l'idea che mi venne in mente è stata quella di raccogliere tutte le storie dove in Pkna compare la Creditrice. Impresa ardua, data la natura di Pkna, dove filoni diversi si intrecciano ad ogni numero. Alla fine la calcolatrice mi ha restituito un volume di oltre 800 pagine (non privo di compromessi, ad esempio Urk compare, pur non essendo stato introdotto in alcun modo). Lo vedremo mai? Non credo. Il numero di pagine non è propibitivo per gli Omnibus Panini, ma per le pubblicazioni Disney direi proprio di sì. Poi sono anni che non si spacchetta Pk, ci sarà un motivo.

Altro guilty pleasure personale. Della trilogia danese su Fantomius parlai già altrove. Putroppo "La trilogia fu pubblicata in Italia fra il 2009 e il 2010, senza seguire l'ordine originale e modifcando alcuni aspetti in sede di traduzione. Quello più eclatante è il fatto che il personaggio introdotto nella prima storia danese non è Fantomius, ma un suo esecutore testamentario, probabilmente perchè il ladro gentiluomo descritto da Pihl e Smet risulta molto diverso da quello a cui si stavano abituando i lettori italiani in quegli anni". Il successo del Fantomius di Gervasio parla per sè e ci fornisce una motivazione sul perché non vedremo mai un'edizione fedele della trilogia. Certo, se una in cui l'esecutore testamentario torna ad essere Fantomius non appare possibile, magari un ritocco ai testi per restaurare la giusta conseguenzialità delle storie si potrebbe percorrere (il recente rimescolamento delle carte riguardo Vito Doppioscherzo nel Classico a lui dedicato, però, non mi fa ben sperare).

Per concludere, la mia personale delusione disneyana dello scorso decennio: Disney Big. Quando uscì Disney Big nutrivo speranze... BIG! Dei balenotteri così di peso avrebbero potuto offrire molte possibilità. Un sogno sarebbe stato quello di raccogliere quelle saghe con un appeal non così spiccato da riuscire a ritagliarsi edizioni in volume dedicate, magari un po' agée, o episodi di serie solo blandamente collegate: insomma, poteva essere un luogo dove pubblicare cose di spessore, magari sperimentando un poco. Alla fine queste speranze furono mal riposte. A parte per la Gemma Pippolina o Gli Anni Muggenti di Clarabella (di cui capisco l'esclusione delle storie inedite in Italia, ma comprendo meno la mancanza di tutte quelle che sulle pagine italiane di Minni & Co. erano arrivate), si videro ben poche saghe, limitandosi a presentare storie, anche valide, collegate a qualche tema generico. Mi stupisco di come ancora sia in edicola, mentre altre inziative (per me) più benemerite sono passate a miglior vita. I misteri che abitano la mente del lettore Disney occasionale. Per questa fantasia mi sono immaginato un'edizone integrale delle Fantaleggende (che editorialmente, oramai, trovano posto su ogni singola iterazione di Paper Fantasy che popola le nostre edicole), magari accompagnata dalla ristampa di altre storie del duo Mognato/Dalla Santa (qualcuno dice "La Storia (In)Finita? Sognare è lecito.

Saluto questo primo episodio, esortando i lettori a condividere anche le loro fantasie editoriali (sulla pagina o all'indirizzo e-mail patemi.pk@gmail.com), magari qualcuna potrà essere presente in successivi capitoli di questo spazio o forse potrà essere di ispirazione per la redazione dei nostri periodici favoriti.