06-12-2025
Una nuova proposta fantaeditoriale (Parte 3!)
Annoierò, sarà un esercizio mentale completamente inutile, ma è un hobby e qui posso tenere ordinato il tutto.
In realtà il cuore di questo post nasce dalla ripubblicazione di 4 Goofy Classics all'inizio dell'anno e dall'articolo che ne è seguito su queste pagine. Un mio ricorrente cruccio è la non pubblicazione integrale delle Pippoparodie in Italia. Queste sono state presentate unicamente in una serie di volumi negli anni '80 e poi negli anni 2000, ma le iniziative si sono sempre interrotte prima di portare tutto il corpus della serie. Ne approfitto, quindi, per stilare una mia visione di come una possibile riproposta di queste storie potrebbe dipanarsi, sviluppando qualche idea che va oltre le 38 storie da 44 pagine. Un aspetto che vorrei preservare in questa immaginaria edizione sono le cover realizzate da Marco Rota negli anni '80 (più i frontespizi del volume Il Grande Pippo del 1979). La struttura è semplice: 12 volumi da 192 pagine, ospitanti 4 racconti lunghi, in modo da lasciare spazio anche ad eventuali approfondimenti (si tratta pur sempre di parodie storico/letterarie, quindi si potrebbe giocare anche la carta della collana didattica).
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Inizierei dal primo personaggio parodiato dalla serie, Leonardo da Vinci, anche il più immediato fra quelli presentati nel volume del 1979 (oggi iniziare con un Cristoforo Colombo potrebbe essere controproducente. La selezione non sarà cronologica, ma il più delle volte tematica. Questo primo volume tratterà personaggi dotati di una certa inventiva. | |
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Nel secondo volume l'attenzione si sposta sui personaggi che hanno intrapreso dei viaggi, sia reali esploratori che figure fantastiche. | |
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Segue un albo su scienziati ed inventori. | |
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Quarto volume dedicato all'oriente. | |
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Quinto albo, sulla musica classica, un ambito che ha interessato molte storie di questa serie. | |
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Sesto albo, siamo al giro di boa, tutto dedicato alla storia antica, in particolare egizia e romana, presentando le vicende in ordine cronologico. | |
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Ecco uno dei volumi per cui non sono riuscito a selezionare storie in modo molto coerente: in generale si può parlare di creatività come filo conduttore, ma poi in mezzo c'è un Daniel Boone, che può legarsi solo a Ben Franklin in quanto americano. | |
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L'ottavo volume si tinge di tinte gotiche e mostruose: tutte le storie riescono a stare sul pezzo. | |
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Altro volume che ha l'avventura nel mondo del fantastico come labile filo conduttore. | |
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Nel numero 10 verrebbero pubblicate le ultime due storie lunghe... e qui inizia il bello! Le storie di 44 pagine sono state precedute da una serie di storie brevi (12 pagine), sugli stessi personaggi al centro delle parodie più lunghe (tranne che in un caso). Si tratta di vere storie preliminari, che sono poi state espanse fino al formato che è più noto per la serie. Hanno trovato una loro pubblicazione sulla rivista Disney Magazine, alternandosi con le storie di Ser Lock, altra serie del periodo dello Studio Program. A queste ho aggiunto anche una sequela di brevi risalenti agli anni '60, di ambientazione storica anch'esse, con ai disegni Al Hubbard, artista coinvolto anche nelle prime storie del ciclo parodistico, esempio di come l'idea fosse in gestazione da tempo.
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Ma gli utlimi due volumi sono ancora più particolari. In primo luogo c'è da dire che "quando la Disney decise, negli anni '90, di prendere in mano direttamente la pubblicazione dei fumetti negli USA, la scelta nei riguardi di Pippo fu quella di varare una testata propria "Goofy Adventures", che proprio dalle storie del predetto filone (e di quelle del precedentemente citato "Professor Pippo") prendeva ispirazione". Appare evidente che presentare in questa sede le storie che sono state seguiti spirituali del ciclo è la scelta migliore (tutte inedite tranne una). Inoltre, sempre sul Disney Magazine, oltre alle già citate Pippoparodie brevi e a Ser Lock, veniva proposto un trittico di storie, dello slot altrimenti occupato dalle Pippoparodie stesse. Alberto Becattini, nella sua monumentale opera "Disney a fumetti", le considera parte delle brevi che hanno dato origine ai Goofy Classics, quindi la non presenza in Inducks nella sezione adeguata può essere solo una svista, che spero verrà corretta. In appendice inserisco anche due brevi dello studio Diaz in costume e le pagine di raccordo del Classico Disney uscito nel corrente anno (2025).
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Dopo tanti paperi, è ora di dare un po' di spazio anche ai topi. Una saga estera arrivata in Italia solo parzialmente è la saga di Shambor, ad opera degli scrittori Pat e Carol McGreal, per i disegni del maestro Cèsar Ferioli, di cui solo le prime tre storie su quattro hanno trovato spazio nel Mega, venendo, inoltre, rimontate su tre strisce, rispetto alle quattro originali. Una ripubblicazione integrale necessiterebbe, perciò, di un ritorno agli impianti originali. A corredo di queste storie, si potrebbe rimanere nel campo del fantasy pubblicando una particolare bilogia ad opera degli stessi autori, debitrice delle atmosfere e delle trame tolkeniane. In coda una breve che è stata una delle storie che mi ha introdotto al maestro Ferioli, facendomene innamorare, sempre con echi fantastici (anche questa da riportare alle originali quattro strisce).
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Saluto questo terzo episodio, esortando i lettori a condividere anche le loro fantasie editoriali (sulla pagina o all'indirizzo e-mail patemi.pk@gmail.com), magari qualcuna potrà essere presente in successivi capitoli di questo spazio o forse potrà essere di ispirazione per la redazione dei nostri periodici favoriti.
