07-02-2025

Le Classiche Pippoparodie

Una nuova uscita in edicola lascia il fandom Disney piacevolmente colpito (non sorpreso, perchè esiste Anteprima).

Su Anteprima 400 (avente una splendita copertina celebrativa ad opera di Lorenzo Pastrovicchio), un annuncio in particolare coglie la mia attenzione: si tratta della riproposizione nella collana dei Classici Disney di storie afferenti alla serie Disney Goofy Classics, uno storico filone di avventure prodotte dalle parti dello Studio Program, scritte, alternativamente, da Cal Howard, Carl Fallberg, Greg Crosby e Tom Yakutis, con alle matite artisti dello Studio Diaz, tra cui si staglia il visionario Hector Adolfo de Urtiaga, con il suo stile barocco, in grado di fare della tavola un mosaico di scenette in cui perdersi, mentre si seguono le strambe storie. Strambe storie che vedono il nostro Pippo vestire i panni di un qualche personaggio storico, ripercorrendone la biografia (in un numero ridotto di casi si tratta, invece, di personaggi letterari). Queste storie, stranamente lunghe per la media dello Studio Program (44 pagine, se vogliamo trascurare dei racconti di prova di questo format, che si aggirano sulle 12 pagine), hanno concentrato le forze degli autori impiegati dall'azienda madre ad alimentare il gargantuesco "mercato estero" per oltre un decennio, diventando, forse la creazione più significativa nell'universo dei topi, fra quelle marcate "S" (per i paperi non possiamo dimenticare il fondamentale lascito del setting del Papersera e del parsonaggio di Paperoga)..

(Ringrazio il Papersera per le immagini)

L'annuncio della frame-story ad opera di Salvagnini (e Lo Murno) aveva fatto scattare un campanello di allarme, poi fortunatamente rientrato. Volumetto molto lodevole, per un ciclo sottovalutato... ma mi tocca smentire Bertano: le Pippoparodie non sono arrivate in Italia nel 2000 sulla collana delle Grandi Parodie.

O meglio, la denominazione Pippoparodie si origina in quegli anni, ma le storie di questo filone sono arrivate ben prima. Detto questo, spero che abbia successo e che si possa fare un bis... o un tris! I "Goofy Classics" sono 38 (+ 5 brevi), di cui la metà inedita in Italia: potrebbero essere proposti in diverse vesti, ad esempio lo spunto educativo che offrono potrebbe renderli adatti ad una proposta come collana di allegati (ai quotidiani o RBA). Per pubblicare il tutto in Italia servirebbero 20 volumi circa, se venissero proposte 2 storie ad albo, o 10 se le storie fossero 4. In Brasile la serie ha avuto maggiore popolarità che in Italia, tanto da avere più di una collezione completa.

In campo Classici, Pippo e Studio Diaz (che si è occupato dei disegni così particolari di queste storie), un'idea che mi è venuta in mente per quello che potrebbe essere un volumetto interessante, sarebbe uno che raccolga alcune delle brevi del ciclo A Goofy Look At, intitolato dai francesi, in modo azzeccato, "Professeur Dingo", ovvero "Professor Pippo". Queste, assieme al trittico di lunghe (Oceanic Panic, Colossal Fossil, Hot Air) che furono realizzate con tono simile dalle stesse mani, potrebbero costituire un indice meno inflazionato.

A proposito di Pippoparodie, quando la Disney decise, negli anni '90, di prendere in mano direttamente la pubblicazione dei fumetti negli USA, la scelta nei riguardi di Pippo fu quella di varare una testata propria "Goofy Adventures", che proprio dalle storie del predetto filone (e di quelle del precedentemente citato "Professor Pippo") prendeva ispirazione.

Le storie inedite, per lo più brevi, avevano, infatti, Pippo nei panni di qualche personaggio storico, con, al lavoro su queste, proprio gli autori che avevano dato il loro contributo alle storie (più tarde) del ciclo. D'altronde, essendo artisti impiegati dallo Studio Program, è ben comprensibile come fossero a disposizione per ricreare in un contesto diverso le situazioni che per anni avevano prodotto per il gargantuesco mercato straniero. Ecco allora che ritroviamo Horacio Saavedra, Cal Howard, Floyd Norman (che i netizen disneyani italiani ricorderanno per altre vicende). Una testata interessante per essere così misconosciuta, tanto che ben poco dei suoi contenuti si è visto fuori dagli States (come un po' anche per la gemella Mickey Mouse Adventures, mentre meglio è andata a Donald Duck Adventures, grazie al fatto di aver ospitato principalmente William Van Horn). Cosa bizzarra è che in Italia qualcosa è arrivato... ben UNA storia, sul Mega 492 (1997).