05-08-2023

Di streghe e di Minerve

Le nuove sul reboot di W.i.t.c.h. e spunti ulteriori.

A volte dimentico di avere questo blog dove parlare di argomenti più a braccio e quindi notizie e riflessioni rischiano di perdersi fra i post sui vari social. Rimedio ora, raccogliendo quello che sappiamo sul reboot di Witch. Sì, lettorə, perché se non hai vissuto sotto un sasso, dovresti sapere, oramai, che è in dirittura di pubblicazione un reboot di Witch, l'iconica serie dei primi anni 2000, che ha rivoluzionato il modo di fare fumetti in Italia ed in Europa. Witch è stata la serie madre per tutto quel mondo di riviste a fumetti (la serie nonna, invese aveva come protagonista un piccolo fragile papero, non so se avete presente) dedicate ad un pubblico adolescenziale/young adult, con trame legate al soprannaturale, debitrici di shone e shojo, il cui stile artistico ha preso in nome di Euromanga. Un formato, oltre che stile, che ha dominato le edicole italiane negli anni 00, quando ogni casa editrice voleva trovare un nuovo Witch, per sbancare. Quel modo di fare fumetti è perito negli anni 10 (anche se il suo ultimo esempio può essere trovato nel 2017) e la sua eredità è passata alle graphic novel o al mercato francese.

Insomma, Witch è stata l'inizio di tutto ed è stata un successo planetario, con una serie animata (andata non benissimo) oltre che tutta una serie di altri prodotti collaterali (tra cui anche un adattamento manga per il mercato nipponico, di breve durata). Dopo la chiusura della serie nel 2011, sono state portate avanti varie iniziative di ristampa, tra cui una ristampa pocket nel 2012, che ha coperto la prima annata della serie (idea non peregrina, data la sovrapposizione del pubblico di riferimento con quello consumatore di manga e date le influenze nipponiche della serie), una ristampa in Omnibus da parte di Panini nel 2016 per i quindici anni della serie (anche questa arrivata solo fino al dodicesimo albo) ed infine la ristampa in volumi cartonati della Giunti, iniziata in occasione dei vent'anni della serie e, questa, probabilmente di maggior successo delle precedenti, dato che ha avuto modo di ristampare fino al ventesimo numero ed è, per quanto ne sappia, ancora in corso.

Il clamore riguardo un'iniziativa di reboot della serie delle streghette, nasce da un annuncio su anteprima, nella sezione Giunti, riportato dal Papersera (essendo Anteprima una rivista Panini, ma che ospita anche gli annunci di altri editori, Panini carica online solo le proprie sezioni, perciò si è dovuto aspettare che qualcuno avesse fra le mani la copia fisica, per venire a sapere dell'evento). Essendo Witch una serie per certi versi "figlia" di Pk, le mie antenne si sono drizzate e ho commentato:

Da segnalare il volume delle Witch (essendo Pk e Witch serie sorelle, per vari motivi). La dizione "stile manga" mi ricorda che anni fa fu prodotto un manga di Witch per esportare la serie e adattarla ai palati giapponesi. Arrivò anche in Italia, mi sembra, non ricordo se interamente. [n.d.r.: Sì, fu pubblicato integralmente.]

[...] Comunque, sarebbe interessante capire chi lo ha fatto questo fumetto. Dal logo Disney Comics sarebbe una produzione del dipartimento Worldwide? Quindi autori italiani? Quel poco che si vede dello stile non mi ricorda nessuno di noto.

E anche la scelta di fare una graphic novel con influenze manga mi lascia un po' così, come se Witch stesso non fosse stato il capostipite dell'euromanga.

Ai testi di questa nuova avventura parrebbe esserci Alessandro Ferrari, già scrittore di alcuni episodi della serie e impegnato spesso nei progetti della Disney Worldwide, quindi l'origine "internazionale" del reboot, parrebbe acclarata. L'autrice dei disegni non è ancora notə [n.d.r.: Si tratterà di Giulia Adragna], anche se già il redesign delle protagoniste ha provocato discussioni, in particolare in merito a presunti whitewashing di personaggi originariamente aventi fenotipi più "etnici" (come la madre di Will). Ci tengo a sottolineare come, però, soprattutto nel caso si trattasse di un progetto del reparto Worldwide, sarebbe ingeneroso addossare corlpe relative al character design dei personaggi ad autori che sicuramente avranno ricevute indicazioni e richieste su come rappresentare questi iconici personaggi per una nuova generazione di lettrici (il testo dell'annuncio rende abbastanza categorico che il pubblico di riferimento è questo).

La natura internazione dell'opera è rafforzata dal fatto che assieme alla Giunti, altre case editrici internazionali, che hanno licenze di pubblicazione di materiale Disney, hanno annunciato lo stesso volume, con indicazioni pressocché sovrapponibili. Proprio da questi annunci e dalle pagine amazon associate al volume, possiamo ricavare delle anteprime sulle tavole e sui character design delle maghette e del loro mondo:

Personalmente lo trovo un lavoro interessante, non sono così intransigente per quanto riguarda il rispetto del caracter design originale. Ci sarà chi dirà, ma erano meglio prima e non c'è una vera motivazione per un cambiamento. Certo, il design precedente era formato Barbucci e Canepa, solo se risorge [inserire artista di fama imperitura a caso] avremmo avuto un design migliore del precedente, ma evidentemente, pur rimanendo l'originale ancora moderno, volevano una chiara distinzione fra il reboot e la serie classica. D'altronde, come ho indicato prima, la ristampa di quest'ultima è ancora in corso (non solo in Italia).

...

Queste notizie mi hanno portato a fare ricerche attorno a Witch e mi sono tornate sotto gli occhi alcune informazioni che avevo già letto, ma poi sepolto in qualche cassetto della memoria. Witch originariamente non era Witch, bensì una serie inserita nell'universo degli standard character Disney, che sarebbero dovuti essere supporting cast delle streghette. La serie sarebbe dovuta essere pubblicata su Minni & Co., la testata Disney diretta ad un pubblico femminile (erano un periodo di targetizzazione selvaggia gli anni 90), che pubblicava inediti originali per gli standard del Topo. La storia pilota di questo progetto, "Daisy D. e le magnifiche cinque" non fu mai pubblicata, ma abbiamo una tavola:

Questa storia doveva, probabilmente, prendere le mosse da una saga pubblicata precedentemente sulla testata: "Minni e le magnifiche cinque" (link all'unica ristampa integrale).

Alla fine l3 creativ3 assegnat3 alla serie (Gnone, Barbucci, Canepa) convinsero la dirigenza che una serie completamente originale sarebbe stata preferibile. E così ebbe inizio la storia di Witch, con tutto quello che ne è conseguito (compresa la causa legale fra Barbucci e la Disney riguardo di diritti d'autore dei personaggi, che ha allontanato definitivamente Barbucci dalla multinazionale di Burbank). Fonti di questa lore si trovano in alcune interviste online, come qui e qui

In merito a questo, Riprendendo in mano del materiale su W.i.t.c.h., mi sono reso conto che, forse, Minni & company potrebbe essere una fonte interessante per ristampe. Magari un'integrale degli "Anni Muggenti di Clarabella" o "Minni e le magnifiche cinque" o "Mai dire quack!" potrebbero occupare qualche volume delle serie imperdibili. Con l'allargamento della collana ai Racconti del Boscaiolo e alle Storie Quasi Vere, sembrerebbe interessarsi a storie meno gloriose, anche se valide.

(Sempre per la ristampa sulle Storie Imperdibili, ci sarebbe sempre il sogno proibito delle Cronache della Frontiera, ma qui sono OT).