Data di uscita: Novembre 2023

Disegno di copertina: Paolo Mottura

Colori di copertina: Paolo Mottura

Testi: Alessandro Sisti

Disegni: Claudio Sciarrone

Colori: Manuel Giarolli

A differenza degli altri volumi della run di Sisti, questo albo si presenta come una prima parte di una storia in due episodi, quindi non trova in queste 48 pagine la sua compiutezza, ma dovremo aspettare Gennaio per vedere come i fili stesi in questi numeri troveranno il loro bandolo. Quello in cui Sisti eccelle in queste pagine sono i punti di forza di tutto il suo ciclo, fin dai tempi della Pkne sul Topo: in queste storie di Pk il mondo calisotiano non viene messo da parte, ma integrato nella narrazione. La popolazione paperopolese interagisce con le vicende e ci offre una reazione a quello che succede, mentre gli standard character svolgono un ruolo, anche solo per ricordarci quale destino è in gioco. Se in "Cronaca di un ritorno Paperone e soprattutto i nipotini si trovano a collaborare con Serg- IL CUSTODE, mentre ne "La danza del ragno d'oro" il popolino di Paperopoli funge quasi da voce narrante del nuovo status quo introdotto, così qui questi stessi personaggi ci presentano la sitazione drammatica che si profila. Una situazione che, inaspettatamente si lega alle vicende di "Troppo vicini". Sembrava che l'albo di Neopard dovesse essere quasi un filler (nonostante porti a compimento nel finale una delle trame sistiane), nella lunga tradizione del colonnello di comparire verso la fine delle serie pikappiche, trascinare il papero mascherato in un'avventura autoconclusiva, per poi andarsene senza elaborare (e spesso sottraendoci spazio per concludere le trame).

"Troppo vicini" è, invece, in motore dell'azione, che vede convergere Uno, Dunia Voyda e la Soave Signora con uno scopo: salvare la Terra (o condannarla?). La storia si sviluppa prendendosi i suoi tempo, senza correre. Nella seconda parte Pk ritorna ad essere indiscusso protagonista, nella sua ricerca di una spiegazione e di una soluzione. Vari misteri sono lasciati aleggiare: quale sarà il ruolo dei monaci di Dasham Bul? E della setta del silenzio? Ancora è troppo presto per tracciare un giudizio complessivo. Forse nella seconda metà risulta meno immediato seguire il percorso del nostro eroe, ma non saprei se attribuirlo alla sceneggiatura o al disegno.

Disegno che vede il ritorno di Claudio Sciarrone su Pk. Uno Sciarrone che continua la sua evoluzione: vorrei sottolineare come Sciarrone riesca sempre ad essere una versione di sé leggermente diversa dalla precedente, quando lo troviamo sulle pagine Disney, facendoci intuire una costante ricerca, una costante voglia di mettersi in gioco. In queste pagine lo troviamo in una veste più sporca e non solo per l'utilizzo dei retini, che controbuiscono a dare texture alle scene, ma anche per il tratto in sé, più nervoso. Non è un unicum, ma credo che sia una naturale evoluzione, che avevo colto, seppur in modo più contenuto, nel secondo capitolo della saga "Fast Track Mickey". Qualcuno online lo ha definito xerox e be', ciò dà un po' l'idea delle tavole che ci troviamo a leggere.

Per concludere, "Il nemico del ragno" è un buon primo capitolo di questa conclusione del ciclio pubblicato sil fuoriserie. Mette in scena in maniera accuratamente le tessere del puzzle che sarà disvelato fra un paio di mesi, incuriosendo il lettore (be', finisce non un cliffhanger!) e rendendolo ben disposto a conoscere quello che la quadratura del cerchio che era stato tracciato mesi fa con l'introduzione di questi nuovi personaggi nella quotidianità del vigilante di Paperopoli. E chissà se questa turbinio dimensionale non ci ricordi qualcosa.

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Perchè, intanto, siamo venuti a conoscenza del titolo del grande finale, che sarà "I conti con la realtà", una dicitura che ai pkers dovrebbe far risuonare qualche campanello.

"Paperink e i conti con le realtà" è stata una storia pubblicata su Paperinik Appgrade che fungeva da raccordo fra "Universo Pk" e "La macchina del Fangus". Se UPK era stata ambientata da Faraci in un universo alternativo in cui Paperinik non ha mai incontrato Uno, con questa storia quel Paperinik si trovava ad avere a che fare con universi alternativi, fra cui il nostro, quello in cui Pkna è accaduta. Sisti, che aveva ereditato il timone delle inedite del mensile del papero mascherato, fa collassare tutti gli universi in uno, facendo convivere il Paperinik di UPK quello tradizionale, per poi riutilizzare elementi pikappici (Angus Fangus) in storie future. Prima di "Potere e Potenza", quindi, Sisti pensava di poter far rivivere la lore pikappika nel Paperinik del mensile, probabilmente senza considerare che il rilancio vero (e duraturo, sono passati 9 anni) sarebbe avvenuto il mese dopo e lui sarebbe stato coinvolto nel progetto (con una coordinazione poco efficace, purtroppo, come il prologo al Raggio Nero ci ha mostrato).

Il destino di questa storia è stato particolare. Nelle successive edizioni in volume "Universo Pk" è stato debitamente presentato come una realtà parallela a Pk, mentre nel volume sulla "Macchina del Fangus" Sisti, in ragione del suo sincretismo, ha oensato di retconnare le vicende ed eliminare nei redazionali ogni riferimento al fatto che l'ambientazione fosse la fusione degli universi di Universo Pk e di Pkna, presentandola con una storia mai narrata posta nel lungo iato del Pk tradizionale. Questo ha messo "I conti con le realtà" in una situazione scomoda, essendo ora l'unico tassello in grado di smontare la retcon. Il riferimento dell'ultima storia del fuoriserie sarà solo un divertissement nel titolo o ci saranno riferimenti più concreti che tenteranno di cucire lo strappo? Personalmente protendo per un incrocio fra la felice coincidenza (dati i temi della storia) e la volontà di Sisti di trollarci, bonariamente.

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