Data di uscita: Dicembre 2021

Disegno di copertina: Fabio Celoni

Colori di copertina: Max Monteduro

Testi: Roberto Gagnor, Alessandro Sisti

Disegni: Vitale Mangiatordi

Colori: Andrea Stracchi

Sul volume in sé e la storia che racconta, c'è poco da dire. Mangiatordi, che apprezzo sempre, qui mi sembra non abbia sfruttato le peculiarità del formato, al contrario del Pastrovicchio del numero precedente, mi sono sembrate tavole del Topo ingrandite. I colori, sempre di Stracchi, qui sono più standard e non aiutano particolarmente. La storia si dipana in una prima parte confusa e una seconda di riaggiustamento sui binari classici della saga di alcuni elementi che, introdotti negli albi precedenti, sembravano cozzare con la mitologia e i personaggi (quelli noti, mentre gli originali permangono nella loro caratterizzazione ondivaga). Questo, però, viene fatto in modo per nulla sottile. Non ci è dato sapere, nello sviluppo a 4 mani, chi fra Gagnor e Sisti abbia fatto cosa (anche se un occhio attento potrebbe fare un'analisi filologica e dirimere la questione, ma non ne ho le capacità, che ogni lettore si faccia le sue ipotesi), ma si notato stridori qua e là, sia nella singola storia, che nella trama orizzontale lanciata nei primi due/tre volumi.

Alla fine sembra di aver speso 60€ quasi inutilmente. Certo, è stata una bella gazzarra, da più punti di vista, ma... si poteva fare di più. Speriamo che le prossime avventure siano più interessanti. Non sono indicati nuovi volumi in arrivo, ma da varie live, sembra essere certo che si continuerà con altri.

Nota finale: Celoni e Monteduro in copertina eccezionali.

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