Data di uscita: Febbraio 2024

Disegno di copertina: Paolo Mottura

Colori di copertina: Paolo Mottura

Testi: Alessandro Sisti

Disegni: Claudio Sciarrone

Colori: Manuel Giarolli

E così siamo arrivati alla fine e (quasi) tutti i nodi di questa run sono venuti al pettine. Non senza qualche magagna, che Pk non può certo riposare in pace.

Sisti riesce a chiudere in modo soddisfacente la macrotrama principale di questa saga, regalandoci nel mentre interessanti interazioni fra i personaggi, tutti con le loro distinte voci, e tasselli di lore inaspettati. Sciarrone dal canto suo risulta particolarmente efficace sui personaggi (forse sulle ambientazioni in modo meno costante) e sembra aver voluto sperimentare particolarmente sul lato di sintesi grafica. Qualche giorno fa ricordavo su tumblr gli esperimenti non andati in porto sul manga di Pk e devo ammettere che questi due episodi sono, alla fine, il risultato più simile a quello che potrebbe essere un manga sul papero mascherato. Non solo Sciarrone utilizza i retini, tipici delle tavole nipponiche, ma anche la regia e le scelte particolarmente dinamiche della narrazione grafica, riescono, forse, a rendere al meglio in bianco e nero.

Per fare il punto su cosa è stato portato a compimento in questo volume, mi sporgerò ampiamente in zona spoiler.

Alla fine la trama del Ragno d'Oro e della Soave Signora ha trovato la sua risoluzione grazie al teaserato intervento di Dasham-bul, che si scopre essere anche all'origine della stessa avversaria, riconducendo il tutto al nostro Drago Dormiente, tenendo conto in modo sapiente della caratterizzazione vista in Lo Zen e la Fisica dei Quanti (d'altronde sempre di Sisti si tratta). Dalla miniserie viene anche il nome del clan di predoni da cui arriva la Soave Signora. Come avevamo già visto, Garundar e l'Ordine del Silenzio prendono il loro posto nella scena e si rivelano come un'entità in chiaroscuro, non necessariamente opposta al nostro eroe. Si capisce come Sisti voglia rendere questi personaggi, come anche Dunya Voyda, parte di un nuovo cast ricorrente, che può essere usato alla bisogna, ora che le loro motivazioni ed intenzioni sono state esplorate.

Tornando a Dasham-bul, è evidente come i siano stati problemi per la definizione dell'aspetto del priore, che non assomiglia minimamente a quello classico. Sarà una svista data dai tempi ristretti di consegna? Molti propendono per quest'ipotesi, ma che crea un piccolo problema da risolvere. Si potrebbe headcanonizzare la cosa, pensando che sia un altro priore (un vice, un successore, ecc.), che Pk conosce, in quanto lui è stato a Dasham-bul. Nel flashback c'è anche un altro personaggio, oltre a lui, che non è molto simile al priore classico, ma almeno non è un papero, e può essere una discreta approssimazione dell'originale. Certo, sono sicuro che Sisti, o al massimo il Grrodon curatore degli Omnibus (quando arriverà ai fuoriserie) avranno una spiegazione pronta.

Il finale, poi, ci propone una rivelazione su un personaggio che i più attenti avevano già subodorato. Troglo si rivela e ci porta ad un nuovo ritorno dell'ultimo evroniano. Le sue vicende potrebbero concludersi qui, per poi essere riprese quando noi sappiamo, ma nulla impedisce di vederlo altre volte: come per Garundar e Dunya, anche per lui Sisti sembra proporre uno status quo da avversario/intrigante ricorrente.

Insomma, le trame di questi otto numeri sono state portate a compimento, senza clamore (ecco, forse quello è stato un difetto, la voglia di fare delle classiche e ottime avventure di Pk, quando il pubblico era poco attento per accorgersene), lasciando, però, in balla quella che balla. Certo chiudere anche le vicende della nostra xerbiana favorita in uno spazio tanto angusto, non solo sarebbe stato arduo, ma anche sconsigliabile. Sono contento che si sia deciso si lasciarla viaggiare nel cosmo ancora per un po', così da poter dispiegare la sua trama con più calma, sperando Sisti abbia la possibilità di riportare in scena la sua figlioccia sulle pagine di Topolino.

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